Simone Satta: un libro per capire la mafia a Vigevano

Simone Satta, 28 anni,  laureato in filosofia, fin da giovanissimo si appassiona a Libera, un’associazione nata con l’intento di sollecitare le persone alla lotta contro la mafia, o meglio le mafie. Simone nutre una grossa passione per il giornalismo ed è spinto da un forte impegno civico. Insieme ai giornalisti Andrea Ballone e Carlo Gariboldi, è autore di “Pizza Sangue e Videopoker”, un agile libretto che racconta come la mafia entrò a Vigevano e dintorni già dagli anni ’60  e ’70. Si giunse all’insediamento proprio in quell’epoca dei Valle, una famiglia calabrese legata alla ’ndrangheta che praticava prestiti a usura,  estorsioni, minacce, dando vita a un vero e proprio racket di stampo mafioso. Le indagini erano svolte dal vicequestore Giorgio Pedone, che morì in circostanze mai del tutto chiarite nell’agosto 1991.

Nell’intervista fatta da noi ragazzi, Satta racconta anche della denuncia per usura sporta dall’imprenditrice Maria Grazia Trotti pochi mesi dopo la morte del poliziotto, che portò all’arresto della famiglia Valle e alla condanna nel 1997 per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e all’usura in danno di imprenditori di Vigevano e Pavia.

Il libro di Satta costituisce una guida che ci ha permesso di ricostruire le vicende delittuose che hanno segnato la vita della nostra città negli ultimi quarant’anni, non vicende slegate e dovute a criminalità comune ma episodi che mettevano Vigevano al centro della criminalità organizzata di stampo mafioso.

Buona visione.

Lascia un commento